|
“Chi crede che una crescita esponenziale possa continuare all’infinito in un mondo finito è un folle, oppure un economista”.
Cresce l’interesse per la decrescita ! Nel 2002 a Parigi si è svolto il convegno “Disfare lo sviluppo, rifare il mondo”. Nel 2003 a Lione ha avuto luogo il convegno “Decrescita sostenibile”. La decrescita è la strada per il benessere sociale, non per la sua riduzione. La decrescita richiede una trasformazione complessiva della struttura socio economica e politica e la delocalizzazione dell’immaginario collettivo, verso scenari e assetti sostenibili. Oltre alle buone pratiche di un’economia che individua nel benessere di tutta la società e nell’equillibrio della biosfera il suo principale obiettivo, la decrescita include la gioia di vivere. “La semplicità volontaria” scrive Serge Mongeau, “è uno stato dello spirito che invita ad apprezzare, assaporare e ricercare la qualità; è una rinuncia agli oggetti che appesantiscono, infastidiscono e impediscono di andare a fondo alle proprie possibilità”.
Mauro Bonaiuti si occupa da oltre dieci anni di tematiche transdisciplinari tra economia ed ecologia. È stato tra i promotori in Italia dell’Associazione anti-utilitarista di critica soicale e della RES (Rete di Economia Solidale). Ha pubblicato La teoria bioeconomica. La “nuova economia” di N. Georgescu-Roegen, Carocci, Roma, 2001 e la raccolta dei principali saggi bioeconomici di Georgescu-Roegen col titolo: Bioeconomia. Verso un’altra economia ecologicamente e socialmente sostenibile, Bollati Boringhieri, Roma 2003. Attualmente insegna “Istituzioni di economia” presso l’Università di Modena e Reggio.
|