Vita e morte dell'automobile |
Autore: Guido Viale Casa Editrice: Bollati Boringhieri |
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L’automobile è da tempo la principale fonte del malessere urbano. Aumenta le distanze, sospingendoci verso l’hinterland per allontanarci dalla congestione; divora il nostro tempo negli spostamenti e negli ingorghi; rende l’aria irrespirabile; ci assorda con il rumore; contribuisce più di qualunque altra fonte all’emissione di gas serra; grava in misura pesante sui nostri redditi e sui bilanci comunali; è un fattore d’isolamento per tutti e di discriminazione per le persone senza auto o senza patente; distrugge la socialità, consegnando al traffico e alla sosta strade, piazze e persino marciapiedi, cioè lo spazio pubblico dell’incontro. Con il trasporto flessibile (servizi a domanda e car sharing) tutto ciò può essere evitato. Informatica e telecomunicazioni consentono già oggi di garantire spostamenti porta-a-porta a costi economici, sociali e ambientali molto inferiori a quelli che si pagano con un auto privata. Progettare il trasporto flessibile in una società complessa richiede la partecipazione consapevole e negoziata di molti soggetti: utenti, maestranze, amministrazioni, imprese, enti, associazioni, tecnici, educatori. Si tratta di un modello organizzativo replicabile in molti altri servizi pubblici, per il quale oltre alle tecnologie occorre costruire un fattore di competitività decisivo per un’economia come la nostra, altrimenti condannata al declino. Giudo Viale vive a Milano e si occupa di politiche attive del lavoro in campo ambientale per un’agenzia pubblica. |
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