Strumenti di lavoro
Avviare un processo di Agenda 21 locale è piuttosto facile, renderlo operativo, funzionante e duraturo lo è assai meno. Il compito puo' pero' essere meno arduo se si fa tesoro delle esperienze maturate in altri contesti e dei tanti ottimi strumenti che sono stati allestiti a livello internazionale.
Fondamentale puo' essere l'immediata adesione ad una rete di Enti locali. La sottoscrizione della Carta di Aalborg (una Dichiarazione d'intenti elaborata a livello europeo), consente, senza alcun costo, di mettersi in rete con migliaia di Agende 21 locali esistenti, accedendo anche ad una notevole quantità di informazioni senz'altro utili nell'avvio del processo di Agenda 21.
I primi passi di un'Agenda 21 locale possono cosi' essere pensati anche sulla base delle esperienze altrui. Si possono facilmente trovare esempi di iniziative e buone pratiche, nonché una vasta scelta di sistemi di indicatori già pronti per valutare i miglioramenti realizzati tappa dopo tappa, nel corso del processo di Agenda 21.
Il pilastro metodologico dell'Agenda 21 locale è costituito dalla partecipazioni degli attori locali.
Di regola la partecipazione degli attori locali alle scelte del quartiere / comune / regione avviene tramite i metodi istituzionali previsti dalle leggi (partecipazione istituzionale).
Nei processi di Agenda 21 la partecipazione si basa su strumenti e metodi non necessariamente previste in leggi o statuti esistenti, ma pienamente conformi allo spirito democratico dei testi costituzionali teso a garantire i massimi spazi di democrazia. La nascita ed il successo degli strumenti partecipativi non istituzionali sono in parte dovuti al crescente dibattito sull'efficienza degli strumenti istituzionali di partecipazione diretta e indiretta e sui loro limiti.
In un processo di Agenda 21 locale, diviene allora fondamentale l'individuazione degli attori locali. Attori sono coloro che hanno obiettivi o esigenze da soddisfare in relazione all'oggetto del processo decisionale.
Nella fase iniziale di un processo di Agenda 21 e successivamente, quando occorra discutere argomenti d'interesse generale, l'arco degli attori è costituito da tutte le persone che abitano o operano sul territorio interessato. Allorquando si costituiscano gruppi di lavoro tematici, il novero degli attori si determina in relazione all'oggetto allo studio del gruppo di lavoro stesso.
Sono possibili numerose classificazioni degli attori, in base al gruppo sociale (bambini, studenti, giovani, donne, adulti, anziani, gruppi di soggetti svantaggiati), in base alla categoria professionale (architetti, medici, giuristi, biologi, giornalisti, operai, impiegati, commercianti, bancari, ecc), in base al ruolo rispetto all'mministrazione pubblica (amministratori, politici, tecnici, cittadini), in base al tipo di ente collettivo (enti pubblici, imprese, enti no profit pubblici e privati).
Spetta di regola all'autorità locale definire con precisione il ruolo degli attori locali nel processo partecipativo. L'iniziativa di lanciare un processo di Agenda 21 locale puo' anche provenire dagli attori locali, ma senza un avallo da parte dell'autorità locale il processo rischia di essere condannato alla sterilità.
Una volta individuati gli attori a seconda dell'oggetto di analisi, è importante scegliere il corretto metodo per lo svolgimento dei lavori del gruppo di attori (forum generale, forum tematici, brainstorming, focus group). Talora puo' essere opportuno che i promotori / coordinatori del processo svolgano incontri con una singola persona o un singolo gruppo (outreach).
Le possibili modalità di comunicazione con gli attori e i gruppi di attori sono numerosissime e la loro scelta dovrebbe fondarsi sulla valutazione del piu' efficace nel contesto socio-economico di riferimento.
La valutazione dei risultati
La valutazione dei risultati di un processo di Agenda 21 locale costituisce un primo punto di arrivo ed al contempo la base per la continuazione del processo. Nel corso degli ultimi 10 anni sono stati elaborati numerosi sistemi di valutazione per misurare i risultati del processo di Agenda 21 locale, sia per l'aspetto partecipativo (bilancio partecipativo), sia per quello sostanziale (bilancio socio-economico, bilancio ambientale). Si tratta di veri e propri sistemi contabili.
Questi bilanci sono redatti sulla base di metodi sovente riconosciuti a livello normativo nazionale e internazionale (celebre è il metodo Clear - City and Local Environmental Accounting and Reporting) .
Pur senza allestire un vero e proprio bilancio, è possibile tracciare un quadro dei risultati ottenuti attraverso l'utilizzo di uno o piu' sistemi di indicatori.
Gli indicatori sono essenzialmente informazioni che fotografano la situazione socio-economico-ambientale di un territorio determinato. Un sistema di indicatori è meno complesso e preciso dei bilanci, ma è comunque uno strumento che puo' rivelarsi estremamente utile nel corso di un processo di Agenda 21 locale. Molte informazioni che possono essere utilizzate come indicatori sono già raccolte nel quadro delle analisi statistiche svolte annualmente dalle autorità pubbliche. Esempi di indicatori sono l'indice delle nuove aziende, il tasso dei fallimenti, il tasso di disoccupazione, il margine tra il 10% piu' ricco ed il 10% piu' povero della popolazione, i livelli delle emissioni inquinanti, la superficie degli spazi verdi, ecc).
La comunicazione
La comunicazione costituisce uno degli strumenti chiave in un processo di Agenda 21 locale in tutte le sue fasi. La percezione che gli attori hanno del processo ne determina il grado di consenso.
Chiarezza, trasparenza ed obiettività devono caratterizzare ogni comunicazione da parte dei promotori / coordinatori di un'Agenda 21 locale.
Oltre ai tradizionali mezzi di comunicazione (colloqui, forum, conferenze, carta stampata, radio e TV), puo' essere utile utilizzare alcuni metodi offerti dalle tecnologie informatiche (newsletter, sito web, email).